(Adnkronos) – Cercò di eliminare Giulia Tramontano "come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella…". Quando il "castello di bugie" crolla e la fidanzata scopre la sua relazione parallela, Alessandro Impagnatiello ha "visto la sconfitta". E' una delle espressioni che l'imputato, dichiarato capace di intendere e di volere, ha riferito agli psichiatri incaricati dalla corte d'Assise di Milano di valutare il suo stato. "Colpii Giulia… Tentai poi di cancellare tutto… come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella… cercavo di eliminare ogni traccia di Giulia… cercai di eliminare Giulia dandole fuoco" ha risposto il 31enne, detenuto a San Vittore, nel corso dei colloqui con gli esperti. L'ex barman sa di averla uccisa, non ricorda il numero esatto di coltellate (37 dirà l'autopsia), quindi prova a disfarsi del corpo prima dandogli fuoco nella vasca da bagno, poi nascondendolo in cantina e nel box. "Ora è tutto chiaro… tutto insensato quello che avevo intenzione di fare… non era come buttare una caramella, non si può, almeno per quanto ne so io, polverizzare un corpo". Quando trascina fuori dall'appartamento di Senago Giulia, incinta del loro bambino, per nasconderla "volevo che qualcuno mi fermasse nel continuare ciò che stavo facendo…non mi sono interrotto da solo…non riuscivo a interrompermi da solo". E ancora: "Volevo essere scoperto ma ho voluto pulire tutto perché ciò non si manifestasse… è tutto un controsenso" ha concluso Impagnatiello. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Giulia Tramontano, Impagnatiello: “Cercai di eliminarla come si butta una caramella”
(Adnkronos) – Cercò di eliminare Giulia Tramontano "come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella…". Quando il "castello di bugie" crolla e la fidanzata scopre la sua relazione parallela, Alessandro Impagnatiello ha "visto la sconfitta". E' una delle espressioni che l'imputato, dichiarato capace di intendere e di volere, ha riferito agli psichiatri incaricati dalla corte d'Assise di Milano di valutare il suo stato. "Colpii Giulia… Tentai poi di cancellare tutto… come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella… cercavo di eliminare ogni traccia di Giulia… cercai di eliminare Giulia dandole fuoco" ha risposto il 31enne, detenuto a San Vittore, nel corso dei colloqui con gli esperti. L'ex barman sa di averla uccisa, non ricorda il numero esatto di coltellate (37 dirà l'autopsia), quindi prova a disfarsi del corpo prima dandogli fuoco nella vasca da bagno, poi nascondendolo in cantina e nel box. "Ora è tutto chiaro… tutto insensato quello che avevo intenzione di fare… non era come buttare una caramella, non si può, almeno per quanto ne so io, polverizzare un corpo". Quando trascina fuori dall'appartamento di Senago Giulia, incinta del loro bambino, per nasconderla "volevo che qualcuno mi fermasse nel continuare ciò che stavo facendo…non mi sono interrotto da solo…non riuscivo a interrompermi da solo". E ancora: "Volevo essere scoperto ma ho voluto pulire tutto perché ciò non si manifestasse… è tutto un controsenso" ha concluso Impagnatiello. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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