(Adnkronos) – "Siamo a Bologna, a poca distanza da luogo in cui ieri ci sono stati due morti e alcuni feriti in un incidente sul lavoro. Un pensiero va a loro, alle famiglie, alla comunità che li ha persi. E poi oggi, come sempre, arrivano puntuali i soliti sciacalli, che utilizzano a fini propagandistici tragedie immani. Stavolta hanno voluto anche citare i consulenti del lavoro, probabilmente per avere notorietà di riflesso. Ma noi non partecipiamo a fare polemiche su chi muore di lavoro. Continuiamo a ritenere che il fenomeno vada affrontato con un patto tra gli attori del mondo del lavoro". Così, dal palco della Convention dei consulenti del lavoro a Bologna, Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, è intervenuto sulla tragedia sul lavoro di ieri a Bologna e sulle polemiche che ne sono seguite. Secondo De Luca, "chi oggi aspetta tragedie per lanciare accuse avrebbe invece un ruolo fondamentale nella formazione e nella verifica delle condizioni di lavoro. Ruolo che evidentemente non esercita adeguatamente". E per De Luca la via maestra nel contrasto agli infortuni sul lavoro è chiara. "Come dice il nostro Capo dello Stato serve un patto, in cui ognuno si assume le proprie responsabilità e senza che nessuno si auto assegni il ruolo dell'altrui censore, senza nulla fare altro di concreto. Noi -ha continuato- proseguiremo il nostro impegno nella diffusione della cultura della prevenzione, nelle scuole, nelle università e nelle aziende, orgogliosi di stare sempre e comunque dalla parte della legalità e della sicurezza. E a chi ci attacca per invidia o per voglia di notorietà dico: giù le mani dai consulenti del lavoro", ha concluso De Luca. —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Infortuni, De Luca (Consulenti lavoro): “Pensiero a vittime Toyota, sciacallo chi ci attacca”
(Adnkronos) – "Siamo a Bologna, a poca distanza da luogo in cui ieri ci sono stati due morti e alcuni feriti in un incidente sul lavoro. Un pensiero va a loro, alle famiglie, alla comunità che li ha persi. E poi oggi, come sempre, arrivano puntuali i soliti sciacalli, che utilizzano a fini propagandistici tragedie immani. Stavolta hanno voluto anche citare i consulenti del lavoro, probabilmente per avere notorietà di riflesso. Ma noi non partecipiamo a fare polemiche su chi muore di lavoro. Continuiamo a ritenere che il fenomeno vada affrontato con un patto tra gli attori del mondo del lavoro". Così, dal palco della Convention dei consulenti del lavoro a Bologna, Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, è intervenuto sulla tragedia sul lavoro di ieri a Bologna e sulle polemiche che ne sono seguite. Secondo De Luca, "chi oggi aspetta tragedie per lanciare accuse avrebbe invece un ruolo fondamentale nella formazione e nella verifica delle condizioni di lavoro. Ruolo che evidentemente non esercita adeguatamente". E per De Luca la via maestra nel contrasto agli infortuni sul lavoro è chiara. "Come dice il nostro Capo dello Stato serve un patto, in cui ognuno si assume le proprie responsabilità e senza che nessuno si auto assegni il ruolo dell'altrui censore, senza nulla fare altro di concreto. Noi -ha continuato- proseguiremo il nostro impegno nella diffusione della cultura della prevenzione, nelle scuole, nelle università e nelle aziende, orgogliosi di stare sempre e comunque dalla parte della legalità e della sicurezza. E a chi ci attacca per invidia o per voglia di notorietà dico: giù le mani dai consulenti del lavoro", ha concluso De Luca. —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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