(Adnkronos) – “Il quadro economico che generano le Pro Loco è molto importante, ma l'impatto non è solo economico, è anche sociale: unire le comunità porta a generare condivisione e inclusione sociale. Siamo qui proprio per rafforzare questi messaggi e confrontarci con le istituzioni. Oggi 9 italiani su 10 ritengono molto importante il ruolo che abbiamo nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale italiano. Se domani mattina le Proloco smettessero di operare si spegnerebbe l'Italia". Lo ha detto Antonino La Spina, presidente Unpli, durante l’Assemblea dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiana, che è in corso a Roma, un’occasione per fare il punto sul loro ruolo strategico e sul contributo offerto alle comunità locali. "Alle istituzioni chiediamo supporto economico, poi ci sono tanti aspetti su cui si sta lavorando, ad esempio quelli legati alla sicurezza: organizziamo circa 110 mila manifestazioni e per ogni evento abbiamo necessità di un piano di sicurezza, che appesantisce dal punto di vista economico e, a volte, crea anche delle rotture nel sistema che ci fanno anche evitare di fare il nostro lavoro. Poi c'è la questione Iva che in questo momento sta preoccupando tutto il mondo del terzo settore”, conclude La Spina. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La Spina (Unpli): “Pro Loco strategiche per territorio, chiediamo maggiore attenzione”
(Adnkronos) – “Il quadro economico che generano le Pro Loco è molto importante, ma l'impatto non è solo economico, è anche sociale: unire le comunità porta a generare condivisione e inclusione sociale. Siamo qui proprio per rafforzare questi messaggi e confrontarci con le istituzioni. Oggi 9 italiani su 10 ritengono molto importante il ruolo che abbiamo nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio culturale italiano. Se domani mattina le Proloco smettessero di operare si spegnerebbe l'Italia". Lo ha detto Antonino La Spina, presidente Unpli, durante l’Assemblea dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiana, che è in corso a Roma, un’occasione per fare il punto sul loro ruolo strategico e sul contributo offerto alle comunità locali. "Alle istituzioni chiediamo supporto economico, poi ci sono tanti aspetti su cui si sta lavorando, ad esempio quelli legati alla sicurezza: organizziamo circa 110 mila manifestazioni e per ogni evento abbiamo necessità di un piano di sicurezza, che appesantisce dal punto di vista economico e, a volte, crea anche delle rotture nel sistema che ci fanno anche evitare di fare il nostro lavoro. Poi c'è la questione Iva che in questo momento sta preoccupando tutto il mondo del terzo settore”, conclude La Spina. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Post recenti
Ritrovati i corpi dei due escursionisti dispersi sulla Grignetta
10 Febbraio 2025Alex Benedetti tra passione per musica e sport: chi era il direttore di Virgin radio
10 Febbraio 2025Eleonora Guidi, l’autopsia: “Uccisa dal compagno con 24 coltellate”
10 Febbraio 2025