(Adnkronos) – "Aisla da oltre 30 anni è membro nel board americano Als" della sclerosi laterale amiotrofica, "ma oggi siamo onorati" di annunciare "che siamo entrati nel board, con il dottor Riccardo Zuccarino, direttore clinico del centro clinico Nemo di Trento. È un grandissimo orgoglio per Aisla ed è un grandissimo riconoscimento anche per il lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni e che la nostra associazione sta portando avanti" per le persone con Sla e per le loro famiglie. Così all’Adnkronos Salute Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in occasione della iniziativa streaming 'La promessa per la ricerca', promossa da Aisla, ricorda che "al momento la Sla non ha cura, perciò noi riponiamo tutte le nostre speranze nelle 'promesse' che questa sera verranno fatte ad Aisla: invito le persone a promettere, perché sono gesti importanti che sicuramente faranno la differenza". "Questa iniziativa- aggiunge – è 'la promessa' di prendersi un impegno di vicinanza, ma soprattutto per raccogliere fondi per la ricerca. La ricerca è l'unica strada possibile per riuscire a debellare questa terribile malattia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Malattie rare, Massimelli (Aisla), “Onorati di essere nel board americano Als”
(Adnkronos) – "Aisla da oltre 30 anni è membro nel board americano Als" della sclerosi laterale amiotrofica, "ma oggi siamo onorati" di annunciare "che siamo entrati nel board, con il dottor Riccardo Zuccarino, direttore clinico del centro clinico Nemo di Trento. È un grandissimo orgoglio per Aisla ed è un grandissimo riconoscimento anche per il lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni e che la nostra associazione sta portando avanti" per le persone con Sla e per le loro famiglie. Così all’Adnkronos Salute Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in occasione della iniziativa streaming 'La promessa per la ricerca', promossa da Aisla, ricorda che "al momento la Sla non ha cura, perciò noi riponiamo tutte le nostre speranze nelle 'promesse' che questa sera verranno fatte ad Aisla: invito le persone a promettere, perché sono gesti importanti che sicuramente faranno la differenza". "Questa iniziativa- aggiunge – è 'la promessa' di prendersi un impegno di vicinanza, ma soprattutto per raccogliere fondi per la ricerca. La ricerca è l'unica strada possibile per riuscire a debellare questa terribile malattia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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