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Bove, dal malore a Sanremo: il centrocampista sul palco dell’Ariston

11 Febbraio 2025 wp_5923702 0 Comments

(Adnkronos) –
Edoardo Bove sarà ospite nella serata finale del Festival di Sanremo 2025. Il centrocampista della Fiorentina, colpito da un malore in campo lo scorso dicembre, salirà sul palco dell'Ariston per raccontare la sua esperienza: "Lui ha subito questo trauma, questo momento di vita terribile a 22 anni e racconterà come sta vivendo un ragazzo di 22 anni una cosa del genere. Cosa ha significato", ha spiegato Carlo Conti in conferenza stampa.  L'esperienza di Edoardo Bove comincia l'1 dicembre 2024, al 17' minuto di Fiorentina-Inter, gara valida per la 14esima giornata di Serie A. L'ex centrocampista della Roma si è infatti improvvisamente accasciato a terra e ha perso conoscenza, venendo subito trasportato nell'ospedale di Careggi. La partita è stata rinviata e al giocatore, che ha trascorso alcuni giorni in terapia intensiva, è stato installato un defibrillatore sottocutaneo amovibile. Il recupero prosegue bene, ma gli interrogativi sul continuo della carriera di Bove rimangono.  Al momento infatti le stringenti regole della Serie A non consentono di scendere in campo con un defibrillatore sottocutaneo. Ecco perché, quando potrà tornare ad allenarsi per recuperare forma e condizione, la carriera di Bove potrebbe continuare all'estero, con diversi club europei che in passato si erano già interessati a lui.  In quei giorni difficili, Bove ha ricevuto non solo l'affetto di famiglia e amici, ma di tutto il mondo del calcio e non solo. "I questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo. Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera", sono state le prime parole del centrocampista della Fiorentina pubblicate sui propri social, "il calcio è una comunità di persone, legate dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, commozione, rabbia, delusione e sofferenza". "Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al dì la dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti. Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile. Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare. Un legame che ti dà la forza di superare qualsiasi ostacolo", ha scritto il 22enne, "ne parlo perché l’ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni: l’affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di tutto il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza e un coraggio incredibili". Bove ha continuato: "Mi sono sentito circondato da un’energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà. Per questo motivo, vorrei che tutti ci impegnassimo a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, a non lasciarci offuscare troppo dal suo lato commerciale e a non dare per scontato il suo spirito autentico. Perché nonostante tutto, quello che è successo domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa. Detto questo, sono veramente grato di appartenere a questo mondo e vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato! Io sto bene e questa è la cosa più importante! Ci vediamo presto… In Campo! Edo". Prima però c'è l'Ariston. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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