ADNKronos ImmediapressEconomia e Sviluppo. Da Agrigento partono le nuove sfide sulla Sostenibilità che disegnano il futuro per le imprese siciliane Pallante, presidente Manageritalia Sicilia: «Affermare una nuova cultura d’impresa basata sulla sostenibilità, unica via per migliorare la competitività e la prosperità delle imprese del territorio».
Economia e Sviluppo. Da Agrigento partono le nuove sfide sulla Sostenibilità che disegnano il futuro per le imprese siciliane Pallante, presidente Manageritalia Sicilia: «Affermare una nuova cultura d’impresa basata sulla sostenibilità, unica via per migliorare la competitività e la prosperità delle imprese del territorio».
(Adnkronos) – Agrigento, 12 marzo 2025 – È stata Agrigento, città della cultura 2025, a ospitare mercoledì 12 marzo il secondo appuntamento de “LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ – Stakeholders a confronto”, il percorso in cinque tappe che Manageritalia Sicilia, con il coordinamento del vicepresidente Davide Frangiamore, ha ideato per dialogarecon le business community, le istituzioni, le università e le imprese locali sul futuro di questa fondamentale transizione economica e sociale. Ad ospitare l’incontro gli spazi dell’Hotel Dioscuri Bay Place. «Proprio dalla capitale italiana della cultura 2025 Agrigento abbiamo voluto lanciare un invito a tutte le aziende siciliane ad abbracciare e farsi latori di una nuova cultura d’impresa in cui le politiche ESG siano strumenti indispensabili per la crescita economica e lo sviluppo d'impresa. Investire in queste aree non solo migliora la reputazione aziendale e l’attrattiva per gli investitori, ma ci prepara anche a rispondere in maniera più efficace alle sfide dei mercati». Così Carmine Pallante, presidente Manageritalia Sicilia, che prosegue: «Con questo secondo incontro abbiamo voluto dimostrare, grazie anche alla viva voce di manager, imprenditori e rappresentanti del mono accademico, come le scelte di sostenibilità non siano un costo, ma un investimento capace di portare benefici tangibili, intangibili ma soprattutto a migliorare la competitività e a garantire la prosperità a lungo termine delle imprese siciliane». Focus di questa seconda tappa sono stati i criteri ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) e come coniugare questi con le differenti strategie aziendali migliorando produttività e generare valore per le imprese del territorio salvaguardano la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa. A sottolineare la necessità di diffondere una nuova cultura d’impresa che sia più attenta alla protezione dell'ambiente, al benessere dei lavorati anche attraverso un moderno sistema di welfare aziendale e presenti un maggior impegno nello sviluppo economico e sociale del territorio sono stati i contributi del mondo accademico. Giacomo Minio, docente di Istituzioni di economia ed Economia politica Università degli studi di Palermo e coordinatore Sicindustria Agrigento, ha sottolineato l’importanza di attuare una sostenibilità che copra sia gli aspetti ambientali, sociali e di governance: se non si opera profondamente anche in questi due ultimi, la sostenibilità è ardua da attuare e gestire. Elisa Rita Ferrari, docente di Economia Aziendale Università degli studi di Enna “KORE”, ha evidenziato la necessità che imprenditori e manager, per realizzare la sostenibilità, partano da una revisione del modello di business e organizzativo: in questo serve un coinvolgimento e supporto da tutto il territorio.
Per il mondo istituzionale è intervenuta Federica Tortora, specialista per l’innovazione Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo, ha ricordato come la sostenibilità sia un fattore determinante per stare sul mercato anche per le Pmi: tante stanno approcciando il bilancio di sostenibilità e questo è un importante passo. Ma già oggi, per posizionarsi in determinate filiere o collaborare con grandi gruppi, viene chiesto e imposto di rispettare i principi ESG e certificarlo, pena la perdita dei contratti e fatturato. È seguito poi il contributo di Graziano Cipollina, consulente tecnico per la Sicilia di Golden Group, che ha proposto un’analisi di come l’approccio ESG sta influenzando la gestione finanziaria delle piccole e medie imprese. Ha chiuso l’interessante mattinata Davide Frangiamore, vicepresidente Manageritalia Sicilia e organizzatore del progetto, che ha dichiarato: «L’incontro di oggi conferma l’impegno dei tutti gli stakeholder del territorio nel perseguire davvero la sostenibilità, ognuno nel suo ambito ma in forte sinergia e collaborazione con tutti. Importante anche che tutti partano dalla necessità di riconsiderare da parte delle aziende i modelli di business e organizzativi, riconoscendo in questo il ruolo determinante di presenza e gestione manageriale nelle aziende». Hanno preso parte ai lavori anche Rino Dulcimascolo – Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Agrigento; Gero La Rocca – Rappresentante Siciindustria Agrigento; Maria Giovanna Mangione – Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Agrigento; Francesco Buscaglia – Vice Presidente Vicario Ordine degli Ingegneri di Agrigento; Ciriaco Monetta – Presidente Istituto Nazionale Revisori Legali; Alfonso Lo Zito – Presidente Rotary Club Agrigento; Giuseppe Castellana – Rappresentante Manageritalia Executive Professional Sicilia; Franco Rubino – Rappresentante Area Quadri Manageritalia Sicilia. Il prossimo appuntamento del ciclo d’incontri “La sfida della sostenibilità. Stakeholder a confronto” di Manageritalia Sicilia è in programma per giugno 2025 a Messina sul tema della rendicontazione della sostenibilità.
MANAGERITALIA Sicilia (www.manageritalia.it) – (Associazione siciliana dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) associa circa 200 manager ai quali fornisce una vasta gamma di servizi, di derivazione contrattuale e non, quanto mai validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero. L’Associazione siciliana, insieme ad altre 12 Associazioni dislocate sull’intero territorio nazionale, fa capo a MANAGERITALIA (Federazione nazionale dirigenti, quadri e executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) che rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche quadri ed executive professional. Oggi MANAGERITALIA significa oltre 44.000 manager in Italia. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Economia e Sviluppo. Da Agrigento partono le nuove sfide sulla Sostenibilità che disegnano il futuro per le imprese siciliane Pallante, presidente Manageritalia Sicilia: «Affermare una nuova cultura d’impresa basata sulla sostenibilità, unica via per migliorare la competitività e la prosperità delle imprese del territorio».
(Adnkronos) – Agrigento, 12 marzo 2025 – È stata Agrigento, città della cultura 2025, a ospitare mercoledì 12 marzo il secondo appuntamento de “LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ – Stakeholders a confronto”, il percorso in cinque tappe che Manageritalia Sicilia, con il coordinamento del vicepresidente Davide Frangiamore, ha ideato per dialogarecon le business community, le istituzioni, le università e le imprese locali sul futuro di questa fondamentale transizione economica e sociale. Ad ospitare l’incontro gli spazi dell’Hotel Dioscuri Bay Place. «Proprio dalla capitale italiana della cultura 2025 Agrigento abbiamo voluto lanciare un invito a tutte le aziende siciliane ad abbracciare e farsi latori di una nuova cultura d’impresa in cui le politiche ESG siano strumenti indispensabili per la crescita economica e lo sviluppo d'impresa. Investire in queste aree non solo migliora la reputazione aziendale e l’attrattiva per gli investitori, ma ci prepara anche a rispondere in maniera più efficace alle sfide dei mercati». Così Carmine Pallante, presidente Manageritalia Sicilia, che prosegue: «Con questo secondo incontro abbiamo voluto dimostrare, grazie anche alla viva voce di manager, imprenditori e rappresentanti del mono accademico, come le scelte di sostenibilità non siano un costo, ma un investimento capace di portare benefici tangibili, intangibili ma soprattutto a migliorare la competitività e a garantire la prosperità a lungo termine delle imprese siciliane». Focus di questa seconda tappa sono stati i criteri ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) e come coniugare questi con le differenti strategie aziendali migliorando produttività e generare valore per le imprese del territorio salvaguardano la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa. A sottolineare la necessità di diffondere una nuova cultura d’impresa che sia più attenta alla protezione dell'ambiente, al benessere dei lavorati anche attraverso un moderno sistema di welfare aziendale e presenti un maggior impegno nello sviluppo economico e sociale del territorio sono stati i contributi del mondo accademico. Giacomo Minio, docente di Istituzioni di economia ed Economia politica Università degli studi di Palermo e coordinatore Sicindustria Agrigento, ha sottolineato l’importanza di attuare una sostenibilità che copra sia gli aspetti ambientali, sociali e di governance: se non si opera profondamente anche in questi due ultimi, la sostenibilità è ardua da attuare e gestire. Elisa Rita Ferrari, docente di Economia Aziendale Università degli studi di Enna “KORE”, ha evidenziato la necessità che imprenditori e manager, per realizzare la sostenibilità, partano da una revisione del modello di business e organizzativo: in questo serve un coinvolgimento e supporto da tutto il territorio.
Per il mondo istituzionale è intervenuta Federica Tortora, specialista per l’innovazione Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo, ha ricordato come la sostenibilità sia un fattore determinante per stare sul mercato anche per le Pmi: tante stanno approcciando il bilancio di sostenibilità e questo è un importante passo. Ma già oggi, per posizionarsi in determinate filiere o collaborare con grandi gruppi, viene chiesto e imposto di rispettare i principi ESG e certificarlo, pena la perdita dei contratti e fatturato. È seguito poi il contributo di Graziano Cipollina, consulente tecnico per la Sicilia di Golden Group, che ha proposto un’analisi di come l’approccio ESG sta influenzando la gestione finanziaria delle piccole e medie imprese. Ha chiuso l’interessante mattinata Davide Frangiamore, vicepresidente Manageritalia Sicilia e organizzatore del progetto, che ha dichiarato: «L’incontro di oggi conferma l’impegno dei tutti gli stakeholder del territorio nel perseguire davvero la sostenibilità, ognuno nel suo ambito ma in forte sinergia e collaborazione con tutti. Importante anche che tutti partano dalla necessità di riconsiderare da parte delle aziende i modelli di business e organizzativi, riconoscendo in questo il ruolo determinante di presenza e gestione manageriale nelle aziende». Hanno preso parte ai lavori anche Rino Dulcimascolo – Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Agrigento; Gero La Rocca – Rappresentante Siciindustria Agrigento; Maria Giovanna Mangione – Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Agrigento; Francesco Buscaglia – Vice Presidente Vicario Ordine degli Ingegneri di Agrigento; Ciriaco Monetta – Presidente Istituto Nazionale Revisori Legali; Alfonso Lo Zito – Presidente Rotary Club Agrigento; Giuseppe Castellana – Rappresentante Manageritalia Executive Professional Sicilia; Franco Rubino – Rappresentante Area Quadri Manageritalia Sicilia. Il prossimo appuntamento del ciclo d’incontri “La sfida della sostenibilità. Stakeholder a confronto” di Manageritalia Sicilia è in programma per giugno 2025 a Messina sul tema della rendicontazione della sostenibilità.
MANAGERITALIA Sicilia (www.manageritalia.it) – (Associazione siciliana dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) associa circa 200 manager ai quali fornisce una vasta gamma di servizi, di derivazione contrattuale e non, quanto mai validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero. L’Associazione siciliana, insieme ad altre 12 Associazioni dislocate sull’intero territorio nazionale, fa capo a MANAGERITALIA (Federazione nazionale dirigenti, quadri e executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) che rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche quadri ed executive professional. Oggi MANAGERITALIA significa oltre 44.000 manager in Italia. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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