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Capello lancia una frecciata a Francesco Totti. L'ex allenatore, tra le altre della Roma, ha parlato del suo ex attaccante, con cui ha vinto uno scudetto nel 2001: "Lui era un centrocampista avanzato. Aveva una grande visione di gioco, non correva e non aveva dribbling", ha detto Capello a RSI. Eppure, già nella stagione del tricolore, Totti collezionò 13 gol e tre assist, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del campionato. Il rapporto tra Capello e Totti, in ogni caso, non è mai decollato, tanto che l'ex capitano giallorosso fu spesso sostituito: "A Torino feci entrare Nakata al suo posto, avevo capito che non era in giornata. Mi serviva brio, gente che correva e così misi in campo anche Montella. Nel mestiere dell'allenatore servono queste intuizioni, e infatti loro fecero i gol che ci permisero di pareggiare quell'incontro, poi decisivo per vincere il campionato". Capello ha raccontato altri aneddoti riguardo il suo periodo alla Roma, uno relativo proprio al giorno della vittoria dello scudetto, quando i tifosi giallorossi, a pochi minuti dal termine della partita contro il Parma, fecero invasione di campo sul prato dell'Olimpico: "Mi ricordo che ero arrabbiatissimo. A dieci minuti dalla fine hanno fatto invasione di campo, rischiavamo la sconfitta a tavolino. In quel momento ero una belva. I tifosi non avevano capito il pericolo che stavamo correndo". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, Capello critica Totti: “Non correva e non aveva dribbling”
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Capello lancia una frecciata a Francesco Totti. L'ex allenatore, tra le altre della Roma, ha parlato del suo ex attaccante, con cui ha vinto uno scudetto nel 2001: "Lui era un centrocampista avanzato. Aveva una grande visione di gioco, non correva e non aveva dribbling", ha detto Capello a RSI. Eppure, già nella stagione del tricolore, Totti collezionò 13 gol e tre assist, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del campionato. Il rapporto tra Capello e Totti, in ogni caso, non è mai decollato, tanto che l'ex capitano giallorosso fu spesso sostituito: "A Torino feci entrare Nakata al suo posto, avevo capito che non era in giornata. Mi serviva brio, gente che correva e così misi in campo anche Montella. Nel mestiere dell'allenatore servono queste intuizioni, e infatti loro fecero i gol che ci permisero di pareggiare quell'incontro, poi decisivo per vincere il campionato". Capello ha raccontato altri aneddoti riguardo il suo periodo alla Roma, uno relativo proprio al giorno della vittoria dello scudetto, quando i tifosi giallorossi, a pochi minuti dal termine della partita contro il Parma, fecero invasione di campo sul prato dell'Olimpico: "Mi ricordo che ero arrabbiatissimo. A dieci minuti dalla fine hanno fatto invasione di campo, rischiavamo la sconfitta a tavolino. In quel momento ero una belva. I tifosi non avevano capito il pericolo che stavamo correndo". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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